Film

Andrew Erwin (2020) 115 minuti - info
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Cosa mi lasci di te

Il film che proponiamo è una pellicola che sarebbe dovuta uscire nelle sale cinematografiche nel marzo di quest’anno, ma che a causa dell’emergenza coronavirus è stata resa disponibile su Amazon prime video e, lo diciamo subito, mostra il fianco a più di qualche critica.
Ma, nello stesso tempo, permette di iniziare discorsi anche complessi con gli adolescenti. 
Il film è quello che si potrebbe definire un “Christian movie”, genere molto seguito negli Stati Uniti, e nello stesso tempo una commedia sick-lit movie (storia d’amore fra adolescenti turbata da una grave malattia, per intenderci) ed è tratto da un libro autobiografico: racconta la storia d’amore del cantante Jeremy Camp, il più noto cantautore di christian music molto famoso negli Stati Uniti ( 11 album, 5 dischi d’oro al primo posto nelle classifiche del suo genere musicale) e della sua prima moglie Melissa Henning, la cui storia è diventata in seguito un faro di speranza per molti. La tragica morte di Melissa per un cancro alle ovaie, lascia in Jeremy una grande forza per ricominciare e portare ai suoi fans la testimonianza di quanto il dolore vissuto nella fede e nella speranza possano essere motivo di pienezza di vita. “Continuo a pensare che se la vita di una sola persona cambierà grazie a quello che sto attraversando, ne sarà valsa la pena!”.
La cosa che ci ha colpito è che il film, in Italia, sembra “censurato” al contrario. Fin dal titolo (titolo originale I STILL BELIEVE – io credo ancora) la versione italiana evita quasi accuratamente di fare troppo riferimento alla fede e al percorso di fede dei protagonisti, lasciando solo alcuni spunti e dialoghi in cui si intravvede che ciò che muove e sostiene i protagonisti è la fede e la fiducia nell’amore, probabilmente per trasmetterlo come sick-lit movie, tipo “Colpa delle stelle” o “Ad un metro da te”.
Purtroppo il film, effettivamente, non riesce a trovare un equilibrio narrativo fra i generi sopra menzionati e non riesce a fare un affondo profondo su ciò che anima i protagonisti nelle loro scelte, anche pulsionali, sebbene si intuiscano e questo resti comunque sufficiente per proporre ai nostri figli adolescenti una lettura diversa dell’amore, della sofferenza e del dono di sé. 
Resta comunque molto bella la  figura del padre di Jeremy, presente nei momenti cruciali della vita del figlio, che lo rispetta, lo ascolta e lo sostiene e si mostra capace non tanto di dare delle risposte alle domande del figlio ma una testimonianza  che aiuta il figlio a leggere nel dolore e a comprendere l’amore: “voglio che tu sappia che in qualunque caso, in qualunque circostanza , io sarò con te! Ci sono e sono pronto a tutto!”.
matrimonio fine-vita fede
Maria Silvia e Paolo Moro