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Byron Howard (2021) 99 minuti - info
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Encanto

Oggi proponiamo un altro film Disney, adatto a tutta la famiglia, disponibile sia in DVD che nel sito Disney+. 


In breve la trama: Mirabel è un’ordinaria ragazza di 15 anni membro della famiglia Madrigal che vive protetta tra le montagne della Colombia. Una famiglia estremamente variegata dove ciascuno ha ricevuto in dono un talento particolare grazie alla magia che è scaturita dal sacrificio fatto dal loro antenato Pedro per salvarli da gente malvagia che invase il loro villaggio. Anche la casa dove vivono è viva e li protegge, ed è il punto di riferimento di tutto il villaggio custodito dai Madrigal e dai loro talenti che amorevolmente mettono a disposizione della loro comunità. Mirabel è l’unica della famiglia che non ha ricevuto un talento, ma sarà lei ad accorgersi che improvvisamente la magia che li protegge è in pericolo, e sarà lei a cercare di salvarla grazie alla forza dell’amore che porta per la sua straordinaria famiglia.
Attraverso gli eventi che conducono Mirabel a comprendere la causa dell’affievolirsi della magia, conosciamo le personalità di ciascun componente della famiglia, che spesso sembrano intrappolati più che felici, nei loro talenti, dovendosi dimostrare sempre efficienti nei ruoli loro assegnati in famiglia e nella comunità… ed emergono temi importanti come la ricerca della propria identità all’interno di una famiglia numerosa, il tema delle aspettative nei confronti degli altri impersonato dalla nonna che coordina la famiglia ma che nasconde nel cuore il peso di dover reggere tutto da sola, il tema della fragilità come possibilità di risorsa, e la riscoperta della comunità come luogo di condivisione e risorsa.
Quest’ ultimo cartone animato della Casa Americana ha la stessa peculiarità del precedente “Raya e l’ultimo drago”. In essi non compare un “villain” assoluto, un cattivo che, come ad esempio Skar nel “Re Leone”, personifichi il “male”. Lì il male era l’isolamento delle persone e la mancanza di fiducia negli altri, qui è nelle aspettative che caricano i membri della famiglia di responsabilità che ciascuno si sente costretto a portare da solo nascondendo le proprie fragilità. 


Quando l’attesa del dono dell’altro diviene aspettativa, e la possibilità di rispondere all’amore della famiglia e alla comunità servendola con gratuità diviene il peso di una responsabilità vissuta come compito pesante da soddisfare e che non puoi condividere, allora si rischia di identificare il valore dell’altro nella sua efficienza ed eccellenza e, inesorabilmente, la colpa, la vergogna e il giudizio si insinuano nelle relazioni fino a deteriorarle generando crepe e fratture. Solo il coraggio della verità e la riconciliazione saranno in grado di far rifiorire le persone e i rapporti tra loro; e solo la condivisione e la fiducia nell’altro permetteranno di ricostruire. 


Bella, infatti, la scena finale quando l’intero villaggio diviene protagonista e si fa carico di aiutare la famiglia Madrigal a ricostruire la loro casa, fulcro e centro del loro stare insieme.


Accompagnata da ottime canzoni e alternando momenti molto commoventi ad altri più umoristici, questo film d’animazione può dar spazio anche ad una riflessione sul tema dell’educazione dei figli a proposito del quale non possiamo non ricordare di come Papa Francesco, in Amoris Laetitia, abbia parlato della necessità di un “paziente realismo”: “Il percorso ordinario [dell’educazione] è proporre piccoli passi che possano essere compresi, accettati e apprezzati, e comportino una rinuncia proporzionata. Diversamente, per chiedere troppo, non si ottiene nulla. La persona, appena potrà liberarsi dell’autorità, probabilmente smetterà di agire bene.”(AL 271)
Genitori-Figli Educazione Solidarietà
Maria Silvia e Paolo Moro