Film

Joel Crawford (2022) 104 minuti - info
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Il Gatto con gli stivali 2 - L'ultimo desiderio

Il Gatto con gli stivali ha già consumato otto delle nove vite che aveva a disposizione. Anzi: le ha bruciate. Volendo essere precisi le ha sprecate in modo irresponsabile. A questo punto, il gatto con gli stivali non può che fare una cosa: ritirarsi per sempre. Proprio mentre è indeciso su cosa fare, il Gatto con gli stivali incontra un lupo terrificante: la Morte. Il Gatto con gli stivali la sfida. Ma è una lotta impari. Il lupo lo sbeffeggia, mentre lo ridicolizza in combattimento. Con una lama lo sfiora, ferendolo. A questo punto il Gatto con gli stivali, dopo che le sue otto vite consumate gli sono passate davanti agli occhi, può solamente fare una cosa: scappare. E lo fa nel peggiore dei modi, infilandosi nelle tubature del cesso di una putrida osteria. Il Gatto con gli stivali non esiste più. Non gli resta che ritirarsi da Mama luna, una gattara pazza che costringe gli animali che ospita a girar con le pattine per casa. Non c’è brivido là dentro. 


Ma ecco l’imprevisto. E, come in tutte le fiabe che si rispettino, esso ha a che fare con una mappa e un desiderio da esaudire. Così il gatto con gli stivali ritorna in missione: avrà la mappa e con essa le sue vite perdute. Nel suo cercare trova la sua vecchia spasimante: Kitty zampe di velluto. La sua vecchia complice. La sua amante. La gatta con la quale avrebbe voluto legarsi per sempre, sposandosi, ma dalla quale è scappato per paura. Come per paura è scappato dalla Morte.
Il film continua alternando momenti comici con momenti di grande suspense, il lieto fine è assicurato, ma il film ci è piaciuto molto per tutta una serie di messaggi che propone: fra i tanti la ricerca della famiglia perfetta di Riccioli d’Oro, la ricerca di identità del cane abbandonato. 
A me personalmente ha colpito il fatto che il Gatto spaccone ha avuto paura solo 2 volte: davanti alla morte e davanti alla Chiesa che lo aspettava per celebrare le nozze con Kitty. 
Entrambe le occasioni sono legate ad un “per sempre”, ad un cambiamento radicale della propria esistenza (la morte, almeno per noi cristiani dovrebbe essere un passaggio, non una fine...). E il Gatto ha paura proprio in quei momenti… anzi è addirittura terrorizzato. Il gatto scappa dalla vita con Kitty e dalla morte che lo insegue.
Finché, giunto alla fine della sua ricerca, comprende che non è la spavalderia  che lo salverà , il suo credersi immortale, tutt’altro. La possibilità che i suoi amici soffrano al posto suo gli dà quella forza di risollevarsi, di ammettere a se stesso che non è perfetto ma che può fare di tutto per gli altri. E la morte si ferma. Lo lascia andare perché era venuto per prendere una leggenda immortale, ma non c’è più.


Il Gatto con gli stivali è cambiato: sa che la morte lo seguirà per sempre, ma sa anche che, dandosi alle persone che ha attorno, può sconfiggerla. E questo non può che farci ricordare Qualcuno in particolare..


Famiglia Sacrificio Amicizia Dono
Paolo Moro