Film

Hayao Miyazaki (2023) 124 minuti - info
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Il Ragazzo e l'Airone

Durante le vacanze di questo Natale appena trascorso abbiamo visto “Il ragazzo e l’airone”, l’ultima (?) fatica del famoso registra Miyazaki (e per chi non lo conoscesse citiamo, ad esempio, “Lupin III”, “Conan – il ragazzo del futuro”, “La città incantata” e tanti altri).
Il film ha molti significati nascosti, ma quello che maggiormente mi ha colpito e su cui sto riflettendo tutt'ora, è la somiglianza del cammino che Mahito compie per arrivare dalla zia e il cammino di vita che ognuno di noi affronta.
Credo che ogni persona abbia, fondamentalmente (ovviamente con tutte le sfaccettature personali), due modi diversi di affrontare la vita: una modalità di per sé caparbia, che vuole andare avanti nonostante le difficoltà, che si fida e affronta tutte le difficoltà a testa alta e l'altra parte di sé che, invece, è pigra, nullafacente, ancorata al passato, senza fiducia; questi due modi possono essere associati alla figura di Mahito, come persona caparbia, e alla figura dell'airone, come persona ancorata al passato. 
L'airone cerca in tutti i modi di convincere il protagonista a rimanere attaccato al passato, dicendogli che sua madre non è mai morta e che sua zia non la sostituirà mai (com'è giusto che pensi un ragazzino di dodici anni che perde la madre).
Nello stesso tempo l’airone è anche guida, aiutante… Alcuni passaggi sembrano far rivivere la “Divina Comedia” di Dante Alighieri, con l’airone che sembra una copia di Virgilio. 
Mahito compie questo viaggio sia per superare la vita passata e vivere il presente, sia per accettare la morte della madre e la zia come sua "nuova mamma”.
Infine, l’altra scelta che deve compiere il protagonista è quella di scegliere se diventare il prossimo signore del mondo scoperto o continuare a vivere il presente con le persone che ama.
“Il ragazzo e l’airone”mostra ancora una volta la genialità e la creatività di Miyazaki e anche il suo modo di fare cinema. Racconta di luoghi incantati, mette in scena la lotta tra luce e oscurità.E potrebbe essere l’immagine opposta di “Il mio vicino Totoro”. La storia, alla fine, è simile: la madre malata, doversi trasferire in una nuova casa, un misterioso vicino. Ma se Totoro è diventato il simbolo dello Studio Ghibli e la chiave per decifrare ogni dilemma esistenziale con tenerezza, l’airone rappresenta l’ambiguità dei legami, la fiducia persa e ricostruita.
Famiglia Sacrificio Scelta Amore Cammino
Sara Moro