“La verità, vi spiego, sull’amore” è una pellicola del 2017 del cui cast sono protagonisti Ambra Angiolini e Massimo Poggio. La sceneggiatura si basa su fatti realmente accaduti partendo dall’omonimo libro di Enrica Tesio in cui l’autrice racconta sé stessa.

La coppia protagonista, Dora e Davide, dopo una storia di forte innamoramento e la costruzione di una famiglia in cui nascono due figli, arriva al fatidico “settimo anno” ed entra in crisi. È Davide a lasciare Dora: questa scelta è per lei del tutto inspiegabile e la porta allo smarrimento. Solo dopo una lunga serie di incontri e vicissitudini, di tentativi di cambiare stile di vita, di rimettersi in gioco e di riorientarsi, Dora prende finalmente coscienza di sé e della propria responsabilità per quanto è accaduto, uscendo dalla fase di diniego. Non c’è il classico lieto fine che ci si potrebbe aspettare perché la storia dei due, nonostante qualche timido tentativo di riavvicinamento, si chiude e mamma e papà sono costretti a spiegare al figlio Pietro di 5 anni quello che sta succedendo.

Mentre questa storia finisce, ne nasce inaspettatamente un’altra, quella di Sara, amica di Dora, da sempre decisa a non volersi giocare in una storia d’amore seria. Quando però l’amore arriva, Sara deve ravvedersi e arrendersi, finalmente pronta ad accogliere e vivere davvero una vita di coppia.

Nel film emergono, anche se marginalmente, altri aspetti significativi quali la fatica della routine quotidiana di una mamma lavoratrice che si ritrova a crescere i figli da sola, l’assenza dei padri nella vita dei due protagonisti, la presenza di due suocere molto diverse tra loro ma capaci di leggere la verità dei sentimenti che abitano il cuore dei figli anche a motivo delle ferite che abitano i loro stessi cuori.

I primi minuti del film riassumono in maniera perfetta la storia di Dora e Davide: si conoscono e vivono appieno la fase dell’innamoramento lasciando nella propria vita sempre più spazio all’altro ma quando arrivano i figli si scoprono innamorati… solo dei figli. Ci sembra allora di poter leggere un monito per le coppie: il primo figlio della coppia è la coppia stessa e siamo chiamati a prendercene cura, nutrirlo, amarlo.