Film

Don Hall (2021) 107 minuti - info
Leggi le altre recensioni
Leggi le altre recensioni

Raya e l'ultimo drago

“Raya e l’ultimo drago” è uno dei tanti film usciti durante questa pandemia di Covid e trasmessi principalmente in alcune piattaforme con servizio di abbonamento, in questo caso Disney+, o acquistandolo su Amazon Prime Video. La Disney, a differenza di Netfix, propone questo film anche in formato DVD è questo dà la possibilità a molti più persone di vederlo.
Il nuovo film Disney è da vedere in famiglia e non manca di interessanti spunti di riflessioni. 
La trama è molto semplice: in un antico paese chiamato Kumandra, uomini e draghi convivono in perfetta armonia e fiducia reciproca finché, per motivi non delineati nel film, compaiono essere terribili, i Druun, che, fagocitando gli esseri viventi, trasformano tutti in pietre. Solo il sacrificio degli ultimi draghi rimasti riuscirà a sconfiggere questi esseri malvagi lasciando però gli umani in lotta fra loro. Qualche secolo dopo i popoli sono ancora in lotta fra loro e il tradimento di una amicizia farà ricomparire i Druun finché la protagonista, Raya appunto, non farà una scelta precisa.

Come si può intuire dalla trama si toccano temi molto profondi come la fiducia, il tradimento, la comunione dei popoli, il sacrificio per il bene degli altri. Tematiche che il film affronta in modo semplice ma di grande effetto. Banalmente abbiamo notato come questo film rispecchi, quasi fedelmente, la situazione attuale: a causa della pandemia la gente ha perso fiducia negli altri; passeggiando per strada si notano le persone che si “schivano”, si guardano con sospetto. Abbiamo bisogno di ridare fiducia, di guardarci negli occhi stringendoci la mano per poter ricominciare. E, questo film, una piccola scossa di sano ottimismo la dà.
Anche in questo nuovo film Disney, come negli ultimi cominciando da “Mulan”, le protagoniste sono donne, e la figura maschile compare a tratti, senza grandi caratterizzazioni anche se si apprezza la figura paterna del papà di Raya e del guerriero di Dorso, una delle cinque razze, unico che si accorge di come si chiama una trovatella di qualche anno. Una particolarità di cui ci siamo resi conto solo il giorno dopo è che la protagonista non canta MAI; neanche un gorgheggio… e anche la “cattiva” della storia, Namari, in realtà non il “Villain” spietato a cui siamo abituati, anzi… quasi soffre a tradire la fiducia di Raya e sarà lei a dare una svolta al film.

Il parere di Sara (figlia): La cosa che mi è piaciuta di più è il fatto che Sisu, il drago, non perdeva la speranza di fronte alle difficoltà. Era quella che, in un certo senso, dava forza morale al gruppo di "avventurieri". Mentre Raya era quella che ascoltava e provava a "fondere" le idee del gruppo, per trovare una soluzione. Sinceramente, la cosa che non mi è piaciuta molto è il fatto che il personaggio del guerriero di Dorso sembrava quello di uno stupido imbranato, (ma con un gran bel cuore). Inoltre, penso che nel film non ci sia un vero e proprio “cattivo”. Infatti, secondo me, non è tanto la figura del Druun a rappresentare l’antagonista malvagio, ma, bensì, la mancanza di fiducia tra le persone e, se ci pensiamo bene, è un po' quello che stiamo vivendo noi con questa pandemia... Stiamo perdendo la fiducia nelle persone.

Come abbiamo già detto è un film bello, semplice e che può far passare una serata in allegria, e con un pizzico di sana riflessione.
Buona visione.
famiglia fiducia sacrificio
Famiglia Moro