Film

Mel Gibson (2004) 127 minuti - info
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The Passion

Il film rappresenta visivamente i misteri del dolore, dall'agonia nel Getsemani fino alla morte in croce di Gesu' di Nazareth. Basato, oltre che sui Vangeli, sugli scritti della Beata Anna Katharina Emmerick, rappresenta, infatti, le ultime 12 ore di vita di Gesu' terminando, con l'apertura alla speranza della Resurrezione, come vittoria sul peccato e sulla morte. Musiche, immagini, ottima recitazione e uso dell'aramaico, dell'ebraico e del latino, fanno entrare con un forte coinvolgimento nel mistero dell'amore folle di un Dio che sceglie liberamente di assumere fino in fondo la nostra umanita', tutto il nostro peccato e miseria, tutta la nostra solitudine, dolore e abbandono per portarli con se' sulla croce. Il "piu' bello tra i figli dell'uomo", lo Sposo "magnifico" del Cantico dei cantici, e' qui lo sfigurato "uomo dei dolori", che dona se' stesso alla sua Sposa (la Chiesa, che, mentre lui patisce per lei, e' dispersa e fugge) per rifarla bella e restituirle la gioia. Il regista ha avuto l'intuizione di stemperare la tensione emotiva attraverso dei flashback sulla vita del Figlio di Dio che illuminano il rapporto con Maria e gli apostoli e, allo stesso tempo, preparano alle dolorose scene successive. Gibson vuole infatti far comprendere che la Passione non e' slegata dai Suoi insegnamenti, ma e' anzi il compimento di come Gesu' ha vissuto e ha amato. Guardando le mani del falegname che gli costruisce la croce Gesu' ricorda il suo lavoro di falegname nella casa di Nazareth, l'acqua utilizzata da Pilato per dimostrare la sua innocenza di fronte alla condanna di colui che si e' definito la Verita', riporta al gesto appassionato di Gesu' della lavanda dei piedi fatta agli apostoli, segno di purificazione e di appartenenza a Cristo ... 
Ma il film non e' solo lo sguardo di Gesu' sugli uomini, ma e' anche lo sguardo degli uomini verso Dio. Pietro, Giovanni, la Maddalena, Nicodemo ... guardando Gesu' che abbraccia la Croce e non risponde agli sputi, agli schiaffi e agli insulti dei passanti e dei soldati romani, imparano l'Amore. Come giustamente ha osservato il giornalista e scrittore Vittorio Messori, il film di Mel Gibson e' un film mariano: la presenza della Madonna e' costante e vera. Gli sguardi di Gesu' su Maria, quelli di Maria sempre fissi su Gesu' mostrano il loro rapporto ed evidenziano il loro dolore che penetra fino alle ossa, ma che risolleva perche' la tristezza si trasforma in speranza: "vedi come faccio nuove tutte le cose" dice Gesu' a sua Madre, dopo essere caduto per la prima volta sotto il peso della Croce.

**Il parere della madre**: Mi colpisce il ruolo delle donne nel momento della passione di Cristo. La donna sa comprendere in se' la sofferenza, ha uno sguardo profetico, sa contenere il dolore disarmonico e lacerante degli uomini, e' custode di quello che nasce ... "vedi come faccio nuove tutte le cose" dice Gesu' a Maria che accorre quando cade per la prima volta, a dirgli, come quando era bambino, "sono qua io!". Di fronte alla sofferenza del Figlio, la Madre pronuncia ancora una volta il suo fiat mihi e accompagna il figlio a compiere la volonta' del Padre, non gli impedisce di soffrire ma cammina con Lui sul Calvario condividendone il dolore con l'anima. La Donna e' rappresentata sempre, con un'intuizione magistrale del regista, in antitesi alla figura del demonio, che anche e' una sfigurata figura femminile il cui figlio gli resta in grembo, mentre Maria il Figlio lo ha donato.

**Il parere del padre**: Sono rimasto colpito dall'essenzialita' dei dialoghi che, oltre a permettere di seguire bene i sottotitoli, corrispondono alla sapiente essenzialita' della Parola di Dio dove ogni singola parola ha il sapore della verita' e penetra il cuore. 
**Il parere della figlia**: Ho trovato The Passion un film veramente molto forte, con attori bravissimi. Anche se recitato interamente in aramaico antico e sottotitolato, non l'ho trovato un film pesante da seguire. L'ho trovato un modo per avvicinarsi di piu' a Gesu' e capire veramente quanto abbia sofferto per noi, attraverso la storia della Sua Passione. Un film da vedere, soprattutto in questo periodo che antecede la Pasqua.

**Il parere del figlio**: Devo dire che la recitazione in lingua originale ha dato quel non so che in piu' al film, che e' davvero riuscito a rendere gli ultimi momenti di vita del Signore. Sono rimasto colpito dalla bravura del regista e degli attori che sono riusciti a dare un'interpretazione molto coinvolgente e realistica della Scrittura. In particolar modo il gioco di sguardi che c'e' sempre tra Maria e Gesu' per tutta la durata del film, che riesce a 'parlare' quasi da se', e a dar vita ad una sorta di muto dialogo tra i due, dal quale risulta evidente l'amore tra loro. 
fede speranza sacrificio
Maria Silvia e Paolo Moro