Film

Miguel Arteta (2021) 86 minuti - info
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Yes Day

Nei primi mesi del 2021, la piattaforma Netflix ha offerto al suo pubblico “Yes day”: tratta dal romanzo per ragazzi firmato da Amy Krouse Rosenthal, sotto la regia del portoricano Miguel Arteta, la pellicola racconta in modo leggero e piacevole una particolare giornata della famiglia Torres. Dopo una fase di fidanzamento segnata dalla condivisione di viaggi avventurosi ed esperienze adrenaliniche, Allison e Carlos – la coppia protagonista interpretata da Jennifer Garner e Édgar Ramírez – diventano genitori. Li troviamo nel film all’età di circa 40 anni con tre figli che vanno dalla prima infanzia all’adolescenza: Katie (Jenna Ortega), Nando (Julian Lerner) ed Ellie (Everly Carganilla). Messi di fronte alla realtà genitoriale di chi tenta sempre di fare le scelte migliori, attraverso gli occhi insofferenti dei loro stessi figli, la coppia si rende conto di essere entrata nel regno del “No”. Tale presa di coscienza induce la coppia a dar ragione alla visione che i figli hanno dei genitori e li pone alla ricerca di una strada che possa permettere ai ragazzi di vedere mamma e papà gioiosi e spensierati, capaci di divertirsi come lo erano un tempo e non solo capaci di rispondere in maniera negativa ad ogni richiesta. C’è quindi il desiderio di migliorare l’armonia familiare, di instaurare un dialogo costruttivo con i figli, di poter vivere tutti più serenamente: ci pare importante quindi sottolineare come siano Allison e Carlos stessi i primi a decidere di mettersi in gioco per riuscire a creare in casa un clima nuovo, positivo, bello. Dopo un colloquio con gli insegnanti dall’esito inatteso, il suggerimento per un esperimento da provare in famiglia arriva dal consulente scolastico tuttofare: concedere ai figli uno “Yes Day” ovvero un “giorno dei sì” in cui i genitori sono chiamati a rispondere affermativamente ad ogni proposta fatta dai figli. Stabilite le regole del gioco, i ragazzi lavorano in diversi modi (in casa ma anche a scuola) per meritare questa giornata e, finito il conto alla rovescia, il fatidico giorno arriva e mamma e papà non potranno dire no a ciò che i figli desiderano fare. Tra un imprevisto e l’altro, con la tentazione di dire di no e mollare sempre dietro l’angolo, la famiglia Torres vive una giornata assolutamente fuori da ogni previsione: senza viaggi oltreoceano o desideri irrealizzabili, i figli hanno insieme pianificato tutta la giornata, fatta anche di entusiasmo per le piccole cose.
Il film risulta piuttosto leggero e divertente, si presta ad una visione familiare e può fungere da stimolo anche per un confronto in famiglia. Seppure nella semplicità di un “family movie”, vengono trattate alcune tematiche interessanti per una coppia quali la necessità della complicità, della condivisione e dell’equilibrio nel dare le regole ai figli, il bisogno di fiducia che avvertono i ragazzi e l’esigenza di comprensione reciproca tra genitori e figli. Vengono infine sottolineati aspetti quali il bisogno del gioco che si traduce nella capacità dei genitori di regalare del tempo esclusivo a ciascun figlio, in base alla propria età, con manifestazioni d’affetto e slanci di tenerezza che bambini e ragazzi sono, di fatto, sempre pronti a ricevere come nella necessità di avere un legame profondo ma anche spensierato con mamma e papà, quei momenti di gioia che aiutano anche a vivere la quotidianità. Emerge però anche la necessità della presenza dei genitori nella vita dei figli: quando infatti nel film mamma e papà sono assenti, la situazione diventa complicata e faticosa e sfugge dal controllo dei ragazzi che non riescono neppure più a divertirsi. Ogni genitore si prende cura, educa e fa crescere i propri figli, impara e cresce con loro, fino a quando gli si può concedere la propria fiducia perché cominci il suo percorso di crescita in autonomia. Non è mai esclusivamente un rapporto a senso unico, ma una crescita comune, dove comunque diventa importante anche allentare i ritmi spesso serrati e le imposizioni date ai propri figli, dandosi un’occasione per dire di sì a chi amiamo di più. Possiamo pertanto dire che il film estremizza il concetto di un tempo che genitori e figli si dedicano per stare bene insieme.
famiglia società educazione
Paola e Daniele Piccolo