Book

Ciro Piccolo e Raffaella Esposito Corcione (2021) Tau Editrice
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C’è bisogno di Nazareth

Questo libretto scritto dalla coppia Ciro Piccolo e Raffaella Esposito Corcione è un piccolo regalo che ci siamo fatti durante l’avvento e il Natale di quest’anno ed è stato prezioso. La storia narrata la conosciamo tutti, nulla di sorprendente o colpi di scena, ma loro sono riusciti a rendere tutto più reale. Spesso Maria e Giuseppe ci appaiono sposi con capacità superiori perché hanno detto sì senza far trasparire tanta fatica, quella fatica che nella realtà, noi famiglie proviamo tutti i giorni. La loro narrazione invece ci fa cogliere la loro umanità e la loro bellezza. Rendono le esperienze della nostra quotidianità più vicine alle loro. Come qualcuno ha già osservato, sono riusciti a rendere reali quelle statuine di cartone senza spessore e senza sentimenti che spesso ci appaiono Giuseppe e Maria soprattutto nel periodo natalizio appena passato.
Ci hanno molto colpito diversi passaggi: senza dubbio come Dio, attraverso la storia si sia preso cura di Maria e Giuseppe preservandoli, seppur nelle difficoltà quotidiane e nelle paure, ai commenti, alle fatiche della gestione dei rapporti nel piccolo paese di Nazareth. Infondo quell’annuncio dell’arcangelo Gabriele ha sconvolto le vite di entrambi, i sogni i progetti ma al loro “Si” non li ha mai lasciati soli. E’ bello riscoprire come anche il cuore di Giuseppe fosse già pronto ad accogliere quella parola, quel sogno perché l’amore per la sua sposa già lo abitava. Quante volte abbiamo progetti e programmi per la nostra vita ma poi vengono stravolti! Loro si sono fidati e affidati e pur non capendo si sono lasciti guidare. Stupenda è anche la concretezza di quei pensieri che ci vengono raccontati perché vicini a ciascuno di noi e probabilmente saranno stati anche i pensieri di Maria e Giuseppe. Pensieri per un figlio quello che hanno ricevuto in dono, che probabilmente hanno anche desiderato, e che piano piano si è rivelato non per loro ma per il Mondo. Ci piace scorgere nel loro cammino come Gesù abbia camminato con loro e nelle loro piccole storie. Gesù ha imparato da loro a vivere la tenerezza, il rispetto, l’ascolto e avrà anche imparato a pregare. Chissà se le parole che un giorno Gesù disse ai farisei sull’atto di ripudio e sulla durezza del cuore erano frutto anche della storia dei genitori e di ciò che loro gli avevano raccontato. Ci ha colpito la figura di Maria, la sua fatica e paura di parlare di ciò che stava accadendo inizialmente a Giuseppe e chissà poi che gioia nel poterne condividere il peso e la bellezza. La gioia e la paura. Succede anche a noi di sapere o intuire alcune cose ma di poterle solo serbare nel cuore perché non possono essere capite ancora. Ad esempio, con i figli, cogli in loro la bellezza, un dono o una fatica ma sai che il tempo parlerà a loro e speri li aiuti a svelare quel sogno, quel progetto di Dio per loro mentre tu non puoi farlo. E allora ti ritrovi a pensare cosa avranno detto a Gesù di quello che sapevano, di quello che avevano capito? Quando poi si sono resi conto che questo figlio non era per loro ma per il mondo, cosa avranno fatto? Ci ha colpito anche la figura di Giuseppe, sempre poco in rilievo e quasi passivo nei racconti. Ma quanta forza deve aver avuto! Ci sorprendeva la scelta della coppia di abbracciare completamente il progetto di Dio, e la loro scelta della verginità. È probabile che siano arrivati a questa decisione lasciandosi interrogare dallo scorrere degli eventi: sono questi che tessono la storia di ogni coppia che deve stare attenta e pronta a cogliere in essi i segni della volontà di Dio”. Quanta bellezza ma quanta fatica in questo. Ed ancora il vissuto di Maria, del suo matrimonio in forma probabilmente meno solenne, che l’ha resa attenta a Cana di Galilea agli sposi e alla festa dando inizio, così, alla vita pubblica di Gesù! La scorgiamo così, tra le righe del libro, attenta alle nostre fatiche alle nostre paure perché sono state anche sue e pregare affinché ci accompagni, ci risulta ancora più facile. Questo libro ci ha proprio fatto il dono di sentire ancora più forte la vicinanza di questa Santa Famiglia ed il desiderio di poter condividere anche con altri questa bellezza.
Claudia e Claudio Condotta