Narra la storia di un uomo alla ricerca del valido motivo per cui spendere la propria vita. Takashi Paolo, che le libro viene chiamato Ryukichi, è un uomo del Giappone dei primi del ‘900, che studia medicina, che ama conoscere e capire. Per studiare si trasferì in un paese di antiche origini cristiane e venne ospitato in una famiglia cristiana, proprio lui che proveniva da una stirpe giapponese dalle molte tradizioni. La sua storia è molto coinvolgente e piacevole da leggere, si assapora come la sua mente non smettesse mai di cercare il vero modo per non essere dimenticati: la scienza o forse la patria? Siamo nel periodo delle guerre con la Cina e lui, in età per combattere, viene chiamato nell’esercito come medico. Durante la prima convocazione in battaglia scopre l’amore per quella che sarà la sua sposa, Haruno, ma soprattutto scopre come lei nel nascondimento si prendeva, e si prenderà, cura di lui per tutta la vita. E’ lei che lo fece convertire regalandogli un catechismo da leggere mentre era lontano. Lo lesse tutto e al ritorno chiese di farsi battezzare. Durante i suoi studi medici, nonostante una malattia gli aveva impedito di specializzarsi in medicina interna, si diede anima e corpo ad un nuovo progetto per la fama: salvare le persone ma poter anche essere riconosciuti per sempre. Divenne un medico radiologo in un periodo in cui la radiologia era una scoperta e nessuno dava troppa importanza. Si impegna anima e corpo trascurando anche la famiglia per poi mollare tutto e ripartire per la guerra. Sarà una lunga battaglia e quello che succede in guerra lascia il segno. Si rese sempre più conto che morire per la patria non vale il ricordo eterno, si accorse che nelle varie battaglie sono i soldati a morire e non chi comanda. Di fronte alla morte e alle ferite si è tutti uguali: giapponesi e cinesi. Lui si riscopre medico per tutti e una volta tornato a casa lotterà per aiutare tutti i malati. La sua dedizione lo porta a superare le dosi di esposizione ai raggi X, e allo sviluppo della leucemia. Con la moglie si affidano a Maria. La moglie sembra un personaggio secondario, della sua famiglia poco si parla perché è molto concentrato sul lavoro ma si sente che la sua vita è guidata dalla Parola. Questa donna però è la sua roccia e il suo angelo custode. E’ colei che lo ha portato alla fede, che lo ha salvato nella sua vita tante volte e che sempre lo ha messo al primo posto, vivendo nell’umiltà e nel silenzio il suo “Ciò che non muore mai” cioè Cristo, l’unica presenza in grado di dare l’eternità alla storia. Lui si rende conto di tutto ciò quando scoppia la bomba atomica che la porterà via per sempre insieme a tutto ciò che avevano. Gli resteranno solo due figli che al momento dello scoppio erano sui monti. Lo racconta con la pacatezza che lo caratterizza in tutto il libro, parlando dalla vita familiare prima di quello che non sapeva sarebbe stato l’ultimo saluto con la moglie. Fu il momento in cui capì quanto la moglie soffrisse per la sua salute. Lei era, per lui, la serenità. Dopo lo scoppio della bomba lei non era corsa a vedere come stava e lui capì che era morta. La ritrovò tra i resti della casa, era cenere bianca e accanto alle sue ossa la catena del rosario. La gioia più grande fu pensare che da lì a non molto la sua anima si sarebbe ricongiunta alla sua. Questa sua vita è stata un lungo cammino per capire fino in fondo che “ci sono molti bivi lungo il cammino di un uomo, di fronte ai quali la sua intelligenza e la sua libertà devono decidere se andare a destra o sinistra. Non esiste un destino predeterminato anche se Dio, che è onnisciente, già conosce il cammino di ogni uomo”. “Nel momento in cui Ryukichi prese la scelta di fare radiologia, Dio conosceva già il terribile destino a cui sarebbe andato incontro il suo corpo, ma non si può attribuire a Dio la responsabilità della sua decisione. Agli occhi di Dio non era importante cosa avrebbe deciso di fare nella sua vita ma in quale modo avesse portato avanti la sua scelta. Sarebbe stato giusto o ingiusto?”
E’ la storia di ciascuno di noi che si intreccia con i sogni, le scoperte, gli avvenimenti; sta a noi decidere per chi spendere la nostra vita.