L’amore difficile, l’amore nelle forme inattese, l’amore che squarcia la superficie per portare verità e luce, l’amore vibrante che sottende alla vita di personaggi collegati eppure ignari dell’esistenza dell’altro. E sempre l’amore invisibile, appunto. Tutto questo affiora dai cinque racconti di Eric-Emmanuel Schmitt.
I racconti sono molto diversi: il primo vede protagonista una coppia omosessuale che in segreto nella penombra di una chiesa si giura amore eterno mentre si celebra il matrimonio di una coppia eterosessuale; il secondo racconta l’amore per l’umanità che rimane vivo nel signor Heymann grazie allo sguardo di quel cane, nonostante l’esperienza dura e umiliante vissuta nei campi di sterminio nazisti urlasse vendetta; il terzo racconto ha un protagonista assente, un genio della musica che prende corpo e gloria grazie alla sua vedova e al secondo marito di lei; il quarto racconto è sull’amore materno, che la protagonista vive scisso tra l’amore verso un figlio facile da amare (che in realtà è il nipote figlioccio) e l’amore verso un figlio vero con cui sperimenta il conflitto; il quinto racconto, con una coppia pienamente dedita a sé stessa che si imbatte nella sofferenza possibile di una malattia, ci porta a riflettere sulla paura di sbagliare: quanto siamo disposti a rischiare e quanto siamo disposti a fidarci?
Ogni parola è al posto giusto, la lettura è piacevolissima e ogni pagina trascina verso la successiva, ogni racconto contiene un momento di sorpresa e rovesciamento che getta una luce inattesa sulle vicende narrate fino a quel momento; i personaggi trasudano sincerità, Schmitt ha piena conoscenza e padronanza di ogni sfumatura dei loro stati d’animo e dei loro pensieri nascosti, e li offre al lettore che non sempre è portato a guardare i personaggi con simpatia e benevolenza, forse perché ogni racconto stuzzica dubbi e mette in discussione certezze.
Interessante anche il “giornale di bordo”, in cui sono riportati alcuni appunti dell’autore sulla genesi e lo sviluppo di ogni singolo racconto: senza la pretesa di voler spiegare col fine di veicolare un messaggio preconfezionato, suggeriscono comunque delle chiavi di lettura che possono aprire nel lettore ulteriori prospettive.