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Antonio e Luisa De Rosa (2019) Tau Editrice
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Sposi, Sacerdoti dell'Amore

Sembrano due parole antitetiche, sposi e sacerdoti…rappresentative di due realtà molto diverse. Invece I ministeri dell’ordine e del matrimonio sono strettamente legati avendo la stessa missione:
Dal Catechismo della Chiesa Cattolica al n. 1534. “Due altri sacramenti, l'Ordine e il Matrimonio, sono ordinati alla salvezza altrui. Se contribuiscono anche alla salvezza personale, questo avviene attraverso il servizio degli altri. Essi conferiscono una missione particolare nella Chiesa e servono all'edificazione del popolo di Dio.”
Dunque qual è la missione degli sposi? Farsi dono l’un l’altro in un Amore incondizionato e indipendente dai meriti di ciascuno, totale, esattamente come l’amore che Cristo ha riversato su noi dalla croce, stabilendo così una relazione profonda, una alleanza, che ci redime, ci purifica, ci salva! Così gli sposi l’un altro si donano per la loro salvezza e per la salvezza della chiesa di cui rappresentano un piccolo nucleo, la chiesa domestica. Ma com’è questo amore, com’è questo dono?
Si pensa che l’Amore sia un sentimento intangibile, un afflato spirituale. 
Quanto siamo ciechi! Dio ha mandato suo figlio che si è fatto carne, che si è donato sulla croce per noi. Si è donato tutto, per amore, nell’anima, nello spirito e nel corpo in un dono totale, concreto e tangibile. 
E’ lo stesso dono totale che gli sposi si fanno l’un l’altro, quotidianamente. Sembra un paragone dissacrante vero? Eppure in virtù del Battesimo, Dio ci ha abilitati al sacerdozio, e come spiegano Antonio e Luisa, ad essere Sacerdoti del nostro Sacramento, nel dono totale: tutte le nostre fatiche le nostre opere, I nostri gesti d’amore sono gesti sacerdotali, gesti di offerta. In quei momenti noi siamo l’immagine di Dio, siamo strumenti dell’amore di Cristo per la sua Chiesa, ovvero per chi ci è vicino, prima di tutti il nostro sposo, la nostra sposa. 
Questa realtà è stata descritta pienamente nel Cantico dei Cantici, libro centrale della Bibbia, dove viene cantato l’amore, spirituale ma anche erotico e carnale tra un uomo e una donna, e in modo esplicito ma mai volgare viene svelato; viene svelato tutto del corpo degli amanti, I colori, gli odori e le sensazioni. Per leggerlo però, dobbiamo sicuramente purificare il nostro sguardo e eliminare quel velo di malizia che condiziona le nostre relazioni e leggerlo così come visto dagli occhi amanti di Dio.
La meraviglia non finisce qui, nello scoprirci sacerdoti del sacramento matrimoniale, ma nello scoprire che molto di ciò che credevamo riguardo al sesso, all’amore carnale tra sposi, è incrostato da tabu e distorto dalla attuale idea di sessualità promosso dalla società di oggi. La meraviglia è scoprire che lo sguardo di Dio è benevolo riguardo al nostro amore, e la nostra sessualità, tanto che Dio lo considera talmente fondamentale per noi, sue creature, che attraverso il cantico ci “insegna” come poterlo fare in pienezza.  Il donarci pienamente e totalmente al nostro sposo/sposa ci porta a vivere in una dimensione di pace, realizza il regno di Dio qui sulla terra, e ogni volta riattualizza il nostro sacramento.
In questo libro, nato dalla collaborazione con altre coppie di Intercomunione delle famiglie*, viene fatta luce su ogni verso del cantico. 
Antonio e Luisa ci svelano man mano il significato di ogni versetto, facendoci riflettere e riportandolo alla nostra umanità e concretezza del nostro vivere quotidiano. Questo lavoro paziente di spiegazione e di svelamento, viene potenziato dalle testimonianze di tante coppie che hanno messo a disposizione il loro cammino di vita ai lettori, incarnando appieno il significato del cantico. 
Come sposi non possiamo che ringraziare il Signore del dono ricevuto attraverso questo libro e le testimonianze riportate. Non era facile entrare nel significato di questo libro della Bibbia, nel leggerlo così letteralmente e senza guida si perde molto della ricchezza nascosta tra le pieghe di questo poema. Non possiamo non ringraziare Antonio e Luisa che con passione e chiarezza hanno reso fruibile a tutti un’opera così importante per il cammino di noi sposi cristiani. 
*Intercomunione delle Famiglie o delle chiese domestiche nasce dall’esperienza che molte coppie di fidanzati e sposi hanno vissuto seguendo gli insegnamenti di Padre Raimondo Bardelli.  L’associazione risponde all’esigenza di tante coppie cristiane di non sentirsi sole e di trovare sostegno concreto alla loro vocazione. Vuole testimoniare come la proposta del matrimonio che la Chiesa offre attraverso tutto Il suo magistero, e in particolare attraverso la teologia del corpo di San Giovanni Paolo II, sia sempre più attuale e soprattutto garanzia di felicità. 
Federica e Paolo Delle Vedove