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Thérèse Hargot (2017) Edizioni Sonzogno
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Una gioventù sessualmente liberata (o quasi)

A distanza di quasi 6 anni dalla prima edizione - e quante cose sono cambiate in così poco lasso di tempo - ho preso in mano questo libro, più per curiosità e senza aspettative, ma con stupore l’ho trovato molto coinvolgente per le tematiche che mi toccano da vicino come padre ed educatore, e con un linguaggio schietto e nel contempo leggero.

Attraverso una scrittura facile da scorrere, quasi in forma di dialogo, Thérèse - sessuologa, scrittrice e terapeuta - ci mostra come quella che la nostra cultura definisce libertà sia, in realtà, un condizionamento più o meno nascosto.
La domanda di fondo dell’autrice è questa: ma la liberazione sessuale tanto decantata degli anni Sessanta, ci ha veramente resi liberi? O questa presunta liberazione ci ha portato a essere così “eccessivamente” liberi da obbedire, invece, a obblighi politicamente corretti ma che stanno annientando soprattutto i più giovani?
Citando la presentazione: “L’autrice affronta – con coraggio, sfidando le immancabili polemiche – in modo rigorosamente laico, i problemi dei ragazzi, invitandoli a ripensare la loro vita affettiva e sessuale, per renderla davvero gioiosa”. Solo leggendo i titoli dei capitoli si intuisce che non c’è una volontà di demonizzare le scelte dei giovani, anzi, tutt’altro. Ma offre uno sguardo dritto e sincero della società odierna. Punto di partenza è il primo capitolo: “La tirannia del porno”. L’autrice, senza nascondersi dietro velate parole, ma con un linguaggio diretto e anche giovanile, non ha dubbi: “gli adulti non si sentono in diritto di condannare il consumo di pornografia da parte dei minori perché la faccenda riguarda anche loro; non si sentono in diritto di limitare l’accesso ai siti pornografici perché sono concepiti apposta per loro”.
Il libro presenta le testimonianze di molte persone, e di molti giovani che Thèrése ha incontrato nelle scuole dando così una immagine, anche se relativa al 2016, di come stanno i nostri giovani ma anche di adulti, nipoti di quella liberazione sessuale che ha innegabilmente portato a grandi rivoluzioni, ma, forse, non ancora alla vera libertà. A noi resta il compito, anche leggendo libri come questo, di cogliere i frutti positivi di quella rivoluzione.
Paolo Moro