Article

Leggi gli altri articoli
Leggi gli altri articoli

Educare in famiglia - 18

276. La famiglia è l’ambito della socializzazione primaria, perché è il primo luogo in cui si impara a collocarsi di fronte all’altro, ad ascoltare, a condividere, a sopportare, a rispettare, ad aiutare, a convivere. Il compito educativo deve suscitare il sentimento del mondo e della società come “ambiente familiare”, è un’educazione al saper “abitare”, oltre i limiti della propria casa. Nel contesto familiare si insegna a recuperare la prossimità, il prendersi cura, il saluto. Lì si rompe il primo cerchio del mortale egoismo per riconoscere che viviamo insieme ad altri, con altri, che sono degni della nostra attenzione, della nostra gentilezza, del nostro affetto. Non c’è legame sociale senza questa prima dimensione quotidiana, quasi microscopica: lo stare insieme nella prossimità, incrociandoci in diversi momenti della giornata, preoccupandoci di quello che interessa tutti, soccorrendoci a vicenda nelle piccole cose quotidiane. La famiglia deve inventare ogni giorno nuovi modi di promuovere il riconoscimento reciproco.
 
 
Nel n. 276 papa Francesco riporta l’attenzione sulla famiglia quale snodo fondamentale di relazione tra la persona e il contesto sociale, quale luogo educativo primario per imparare a vivere insieme agli altri. È importante notare come Francesco non abbia timore a soffermarsi e a ribadire le dimensioni fondamentali alle quali porre attenzione nelle nostre relazioni al fine di promuovere buoni legami sociali: l’ascolto, la condivisione, il reciproco supporto, il rispetto, l’aiuto, il prendersi cura, il saluto, il riconoscimento reciproco. Non è possibile nemmeno immaginare la costruzione di legami, lo sviluppo della comunità, l’amore coniugale, genitoriale, fraterno, civile senza prenderci seriamente cura della qualità delle nostre relazioni. Papa Francesco “tiene insieme” con insistenza l’ambiente familiare e il mondo, la “dimensione quotidiana, quasi microscopica” della prossimità e la dimensione globale del ciò che interessa tutti. Questa prospettiva, dal nostro punto di vista, è anche quella che caratterizza la recente “Fratelli tutti”. Un primo esempio è la relazione tra fraternità universale e amicizia sociale: “La fraternità universale e l’amicizia sociale all’interno di ogni società sono due poli inseparabili e coessenziali. Separarli conduce a una deformazione e a una polarizzazione dannosa” (FT 142). Ma ci sembra molto interessante anche la riflessione che Francesco fa sull’amore: “l’amore, pieno di piccoli gesti di cura reciproca, è anche civile e politico, e si manifesta in tutte le azioni che cercano di costruire un mondo migliore. Per questa ragione, l’amore si esprime non solo in relazioni intime e vicine, ma anche nella macro-relazioni: rapporti sociali, economici, politici”. In questa prospettiva comprendiamo l’importanza della famiglia quale primo luogo (in senso cronologico e di importanza) dell’educazione morale e sociale al fine di aiutare tutti e ciascuno ad “abitare” il mondo. L’ambiente familiare e i legami sociali sono profondamente implicati tra loro.
Andrea Pozzobon e Daniela Bruniera