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La peculiarità cristiana

La vita cristiana è stata descritta da San Paolo in modo ben chiaro al cap. 12 della lettera ai Romani: “la carità (l’amore) non abbia finzioni… amatevi gli uni gi altri con affetto fraterno … rallegratevi con quelli che stanno nella gioia, piangete con quelli che sono nel pianto…Se possibile, per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti”. Lo stile di vita cristiano è questo e la famiglia cristiana è chiamata ad essere segno di questo amore senza riserve, accogliente, premuroso, gratuito. Nella famiglia concreta però nascono tensioni molto forti, i rapporti si fanno difficili per motivi economici o per la differenza di valori tra generazioni, per la rigidità dei più vecchi e spesso dei più giovani. Insomma la famiglia cristiana è quella abitata da Gesù, dal miracolo della sua presenza che trasforma la nostra animalità in un gioiello di umanità. L’insieme di queste famiglie costituiscono la comunità cristiana. E la comunità cristiana nasce dopo la morte e resurrezione di Gesù quando il cenacolo è investito dal vento forte ed impetuoso dello Spirito Santo. I pochi e paurosi discepoli si trovano subito dopo a predicare per le strade di Gerusalemme e tutti, anche gli stranieri, li capiscono perché “parlavano la loro lingua”. Ecco, la gioia cristiana si esprime nell’essere per gli altri. Ricorda il giudizio universale: nel vangelo di Marco al cap. 5 si ricorda che quando saremo giudicati si andrà a vedere le opere di carità fatte e ad una attenta lettura ci si accorge che mancano delle valutazioni sul numero di preghiere e sulla fermezza della nostra fede. In qualche modo la preghiera e la fede sono il carburante che ci serve per fare il bene, per mettere in moto la volontà di dare “da mangiare agli affamati e da bere agli assetati”. La gioia cristiana si esprime nell’essere perennemente a servizio, nell’essere per scelta utili al nostro prossimo, partendo dai più deboli e poveri. Lo stile di vita cristiano per eccellenza è il dono di sé attraverso il servizio, come accade nelle famiglie cristiane. Nella concezione ordinaria non è proprio così: gli stili di vita sono declinati nello star bene fisicamente, alimentarsi correttamente, bere molta acqua, ridurre il sale, i grassi, gli zuccheri, fare attenzione al peso … tutte cose sane, utili, ma anche queste propedeutiche e non sufficienti per toccare la bellezza e la gioia che nasce dall’essere cristiano 
Carlo Casoni