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La preparazione al matrimonio: Imparare ad amare

«Imparare ad amare qualcuno non è qualcosa che si improvvisa» (AL 208). Queste parole sono una delle chiavi per entrare nella parte del capitolo sesto dedicata alla preparazione al matrimonio. Se «l’obiettivo principale è aiutare ciascuno perché impari ad amare questa persona concreta, con la quale desidera condividere tutta la vita» (208), il testo offre alcune indicazioni precise per come aiutare le coppie a prepararsi al matrimonio. Dal momento che nell’esortazione l’amore e il matrimonio non sono presentati come ideali da raggiungere o modelli da applicare, ma come storia che si sviluppa nel tempo e che chiede ai due di mettersi in cammino, la preparazione al matrimonio è focalizzato sul “dopo”, sulla prospettiva di “condividere tutta la vita”. In un certo senso, si potrebbe dire che è il “dopo” guida il “prima”, è la vita matrimoniale che dà luce su come vanno aiutate le coppie a prepararsi nel tempo che precede.
L’orizzonte entro cui si muove questa parte dell’esortazione è di una «iniziazione al sacramento» (207) o come detto dal pontefice in altri discorsi, «quasi un catecumenato» per i futuri sposi. È ciò a cui ci si prepara che mostra come prepararsi, per cui «iniziazione al sacramento» (207) è da intendersi come preparazione a una storia, a un cammino, a un percorso da fare insieme. Cosa aiuterà a crescere insieme come coppia? Cosa permetterà alle due singolarità di integrarsi in una relazione di coppia senza annullarsi? 
Secondo questa prospettiva, allora, non si tratta di «dare loro tutto il Catechismo, né di saturarli con troppi argomenti» (207). Ciò che conta, allora, non è “dire tutto” durante il tempo della formazione al matrimonio: «interessa più la qualità che la quantità, e bisogna dare priorità» (207).
È chiaro, di conseguenza, che per il pontefice la preparazione non consiste nella semplice preparazione alla celebrazione, ma coinvolge tutta la vita futura: «Nell’unirsi, gli sposi diventano protagonisti, padroni della propria storia e creatori di un progetto che occorre portare avanti insieme. Lo sguardo si rivolge al futuro che bisogna costruire giorno per giorno con la grazia di Dio» (AL 218).
Don Francesco Pesce