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Rendersi amabili

«Amare significa rendersi amabili» (99): papa Francesco traduce con l’espressione “rendersi amabili” le parole dell’inno all’amore di S. Paolo (1 Corinzi 13) presente all’inizio del capitolo quarto di Amoris laetitia: «l’amore non manca di rispetto». Capita nella vita di coppia e nella famiglia di lamentarsi perché non ci si sente amati. 
A volte tale reazione nasce dal fatto che l’amore dell’altro sembra che non sia vero, che non sia come ce lo aspettiamo. A questo proposito, si legge, in riferimento al coniuge: «non pretendo che il suo amore sia perfetto per apprezzarlo. Mi ama come è e come può, con i suoi limiti, ma il fatto che il suo amore sia imperfetto non significa che sia falso o che non sia reale» (113). Capita, infatti, di fare confusione: se l’altro non mi ama come vorrei o come mi ero immaginato, allora non mi sta amando. Per questo motivo, i paragrafi dedicati all’amabilità indicano la direzione per uscire da tale confusione: «Per disporsi ad un vero incontro con l’altro, si richiede uno sguardo amabile posato su di lui» (100), che è il contrario del mettere «in rilievo i difetti e gli errori altrui, forse per compensare i propri complessi». Di conseguenza, «ogni giorno, entrare nella vita dell’altro, anche quando fa parte della nostra vita, chiede la delicatezza di un atteggiamento non invasivo, che rinnova la fiducia e il rispetto» (99).
A partire dalle relazioni familiari Amoris laetitia allarga lo sguardo su tutte le relazioni sociali, mettendo in luce come l’amabilità è la via per creare il senso di appartenenza, indispensabile per la costruzione di una comunità: «L’amore amabile genera vincoli, coltiva legami, crea nuove reti d’integrazione, costruisce una solida trama sociale. In tal modo protegge sé stesso, perché senza senso di appartenenza non si può sostenere una dedizione agli altri, ognuno finisce per cercare unicamente la propria convenienza e la convivenza diventa impossibile» (100). Su questo, in maniera chiara è affermato il compito del credente: «Essere amabile non è uno stile che un cristiano possa scegliere o rifiutare: è parte delle esigenze irrinunciabili dell’amore» (89). 
Don Francesco Pesce