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Scegliere

SCELGO ANCORA TE

“Scelgo ancora te”: sono le parole di una canzone di Giorgia, che ben sintetizza il tema dell’amore in Amoris Laetita. È una dichiarazione di amore in un momento di quotidianità, e di fatica. Una dichiarazione che rivela che l’amore non è solo un sentimento.

La nostra società attribuisce grande importanza ai sentimenti. Ci dicono che dovremmo sempre seguire le nostre emozioni e fare qualsiasi cosa ci renda felici. Ma queste sensazioni sono mutevoli. Film, canzoni e purtroppo rapporti umani che si reggono sul “me lo sento”. L’emozione è dentro a tutto, anche dentro le nostre scelte. Queste emozioni sono come la sabbia, su cui non puoi costruire qualcosa di solido, perché i sentimenti per loro natura vanno e vengono.

Papa Francesco ai fidanzati ha ricordato come “l’’idea di scelta che oggi respiriamo è un’idea di libertà senza vincoli, senza impegni e sempre con qualche via di fuga: un “scelgo, però…” … Lo “scelgo, però”: quel “però” ci ferma, non ci lascia andare, non ci lascia sognare, ci toglie la libertà. C’è sempre un “però”, che a volte diventa più grande della scelta e la soffoca. È così che la libertà si sgretola e non mantiene più le sue promesse di vita e felicità”. 

Il nostro modo di amare non è perfetto. L’altro “Mi ama come è e come può, con i suoi limiti, ma il fatto che il suo amore sia imperfetto non significa che sia falso o che non sia reale. È reale, ma limitato e terreno … L’amore convive con l’imperfezione” (AL. 113). Molti sentimenti nascono dal fatto che la propria moglie o il proprio marito corrisponda o meno a quello che il nostro “io” ha stabilito, al nostro ideale. Noi pensiamo che le cose che ci rendono felici sono quelle ideali, e quindi cerchiamo nella nostra vita tutta la perfezione che la nostra vita non ha. Lo facciamo così anche nelle relazioni. L’amore non è questo, e non può dipendere solo dalle emozioni o dagli istinti, o da uno schema. L'amore è una relazione, una realtà che cresce ogni giorno. È un lavoro artigianale di crescita insieme (AL. 221). È impegnarsi in modo incondizionato con una persona imperfetta. È una scelta volontaria. “Scegliere il matrimonio … esprime la decisione reale ed effettiva di trasformare due strade in un’unica strada, accada quel che accada e nonostante qualsiasi sfida” (AL. 132). Continua la canzone: “Scelgo ancora te, anche oggi che non è facile, non è sufficiente abbracciarsi un po’”.

Vivere la libertà è una questione faticosa. Infatti, la libertà si esercita in circostanze concrete, che pongono vincoli, cambiamenti e condizionamenti. Le «crisi comuni che accadono solitamente in tutti i matrimoni» (n. 235), legate ai passaggi della vita familiare: i momenti iniziali, la nascita dei figli, la loro adolescenza e il loro diventare adulti, il tempo dell’invecchiamento. «A queste si sommano le crisi personali che incidono sulla coppia, legate alle difficoltà economiche, di lavoro, affettive, sociali, spirituali. E si aggiungono circostanze inaspettate che possono alterare la vita familiare» (AL. 236). L’amore è anche e soprattutto un processo di crescita continua, non uno stadio che si raggiunge una volta per tutte. Papa Francesco ci ricorda che l’amore ha le sue trasformazioni nel tempo (AL. 163). L’amore è un cammino, e ci chiede di fare cose difficili e faticose. Non è per niente semplice scontato: perdonare i limiti dell’altro, convivere con la mia e la tua imperfezione, lasciare libertà, cambiare, ricominciare … Non è scontato riscegliersi ogni giorno. Scegliere non ci mette al sicuro, ma ci espone, ci mette in gioco. Scegliere ci chiede di “uscire” dai nostri pensieri, dai nostri schemi, dalle nostre attese. Scegliere significa rischiare. Significa avere coraggio e fiducia.

Il Vangelo ci dice che tutto ciò che è vero, e che riempie la nostra vita la riempie nelle sue contraddizioni, nelle sue imperfezioni. Scegliere significa avere coraggio, e di fidarsi.

In questa fatica di scegliere e di scegliersi di nuovo, Cristo viene incontro a noi sposi con il dono della sua grazia, che fortifica e sostiene il nostro amore (AL. 124).

Amoris Laetitia ci ricorda che Cristo ci viene incontro ogni giorno, e non smette di ripete: “Scelgo ancora voi … 

Scelgo ancora voi, nonostante i vostri “pero’”. 
Scelgo ancora voi, nonostante le vostre resistenze e lontananze.
Scelgo ancora voi, con i vostri sentimenti, e i vostri pensieri.
Scelgo ancora voi, con le vostre cadute, e le vostre ripartenze.
Scelgo ancora voi, con le vostre fragilità, e le vostre imperfezioni.
Scelgo ancora voi, con le vostre scelte piccole e grandi.
Scelgo ancora voi e il vostro amore, anche quando non è facile …

Rimanete nel mio amore … Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga”.
Gloria e Antonio Garofalo