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Sfide Pastorali 15

Stiamo ancora leggendo il paragrafo “Alcune risorse” presente nel capitolo 6 dell’Amoris Laetitia dove il Santo Padre, coadiuvato dai due concili degli anni precedenti, dimostra di avere a cuore la famiglia e, nello stesso, di conoscerne ritmi e difficoltà. 

Papa Francesco è conscio, durante la scrittura, che viviamo in una società dominata dalla frenesia del tempo, che scorre, che si perde, che non c’è mai... I primi a farne le spese sono, generalmente, i figli, sballottati tra baby sitter, nonni e altro, ma anche le famiglie, soprattutto quelle giovani, rischiano di naufragare in un susseguirsi costanti di impegni.

Ancora una volta viene quindi stimolato l’accompagnamento da parte delle coppie “più” anziane che, memori delle loro esperienze, possono aiutare i giovani sposi a discernerne (cioè a comprendere) quali sono le cose irrinunciabili e di quali poter far a meno.

Il tempo passato insieme è una di quelle scelte irrinunciabili, anche se questo significa scontrarsi o fare fatica: trovarsi del tempo di qualità, suggeriscono i padri conciliari, è uno dei modi per trovarsi e riconoscersi nella coppia. Soprattutto quando si è spenta la novità del fidanzamento, dei primi mesi di matrimonio… “perché quando non si sa che fare col tempo condiviso, uno o l’altro dei coniugi finirà col rifugiarsi nella tecnologia, inventerà altri impegni, cercherà altre braccia o scapperà da un’intimità scomoda”.

Papa Francesco dimostra di conoscere le peculiarità del rapporto familiare e, per questo, fa esempi molto concreti sul come creare situazioni e momenti, anche brevi, che possono rassicurare e dare stabilità alla coppia. Un bacio alla mattina uscendo per il lavoro, una preghiera detta insieme, condividere le faccende domestiche: cose che sono, veramente, alla portata di tutti e che, se fatte con volontà, contribuiscono a generare quelle sane abitudini che fanno tanto bene alla coppia e, di riflesso, ai figli e poi alla comunità. E, soprattutto, il Santo Padre richiama all’importanza della festa, dello staccare dal lavoro, dagli impegni suggerendo di trovarsi il tempo per celebrare. E quello che scrive è talmente intenso che è bene riportarlo con le sue parole: “è bene interrompere le abitudini con la festa, non perdere la capacità di celebrare in famiglia, di gioire e di festeggiare le belle esperienze. Hanno bisogno di sorprendersi insieme per i doni di Dio e alimentare insieme l’entusiasmo per la vita. Quando si sa celebrare, questa capacità rinnova l’energia dell’amore, lo libera dalla monotonia e riempie di colore e di speranza le abitudini quotidiane.”

Paolo Moro