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Sfide Pastorali 6

Dal paragrafo 208 al paragrafo 211 Papa Francesco aiuta la comunità cristiana a riconoscere e a riconoscersi co-partecipe alla crescita, non solo formativa ma anche spirituale e comunitaria, dei nuovi sposi. Attraverso esempi concreti, maturati dalle sue precedenti esperienze, dai due sinodi straordinari sulla famiglia e da tutte le risposte che sono state inviate proprio in occasione dei due sinodi, il Santo Padre dimostra che è pienamente consapevole delle sfide che la società attuale chiede di affrontare a chi decide di sposarsi e non si nasconde dietro perbenismi o facili regole. A volte è necessario, scrive, anche far rendere conto ai fidanzati che non è quella la loro vocazione, o non è la persona giusta. A volte ci si sposa per “abitudine”, perché gli altri se lo aspettano… Ecco che la comunità gioca un ruolo fondamentale ed attivo nell’aiutare le future famiglie a fare un “discernimento”: non a parole, ma con fatti concreti. Con esempi, con accompagnamento anche personalizzato delle coppie che desiderano crescere. Scrive infatti al paragrafo 209: “I fidanzati dovrebbero essere stimolati e aiutati a poter esprimere ciò che ognuno si aspetta da un eventuale matrimonio, il proprio modo di intendere quello che è l’amore e l’impegno, ciò che si desidera dall’altro, il tipo di vita in comune che si vorrebbe progettare. Queste conversazioni possono aiutare a vedere che in realtà i punti di contatto sono scarsi, e che la sola attrazione reciproca non sarà sufficiente a sostenere l’unione.” Al successivo paragrafo annota: “Purtroppo molti arrivano alle nozze senza conoscersi. Si sono solo divertiti insieme, hanno fatto esperienze insieme, ma non hanno affrontato la sfida di mostrare sé stessi e di imparare chi è realmente l’altro.”
Accompagnare i fidanzati non può quindi limitarsi ad un corso di preparazione prossima o immediata, che abbia un inizio ed una fine, ma significa piuttosto accogliere, affiancare, sostenere e accompagnare le giovani coppie in un cammino che li conduca sempre più a conoscersi e ad accogliersi reciprocamente, a crescere nell’amore vero, e ad assumere il matrimonio “come una vocazione che li lancia in avanti, con la ferma e realistica decisione di attraversare insieme tutte le prove e i momenti difficili”. È questa che Papa Francesco chiama “la pastorale del vincolo”.

Maria Silvia e Paolo Moro